Grazie ad percorso di studi accademici e non, iniziato negli anni 90 ho
verificato quanto il corpo possa essere uno strumento di
consapevolezza, cambiamento e trasformazione…
La mia attuale attività professionale nasce dall’integrazione di
competenze acquisite in ambito accademico nella facoltà di Medicina e
Chirurgia di Perugia, con una Laurea in Scienze Infermieristiche e una
in Scienze motorie, sommate ad una continua ricerca e sperimentazione
nell’ambito delle discipline Olistiche e Terapie complementari.

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Ho intrapreso la professione infermieristica prestando servizio, in una
clinica per malati terminali di AIDS e dopo qualche anno, in una clinica
Universitaria di Oncologica medica dove ho verificato sul campo il
valore dell’individualità e il potere delle convinzioni o della fede.
Gli studi effettuati in ambito medico/sanitario intorno all’effetto placebo,
sono state per me la prova scientifica che, almeno tre persone su dieci
sono in grado di modificare il loro corpo senza interventi esterni e che il
loro cambiamento è attivato da sentimenti di fiducia o fede.
Così iniziai a ricercare ovviamente in aree non accademiche, metodi,
discipline, tecniche, che nei loro processi di cambiamento tenessero
conto anche questi elementi per vedere se era possibile avviare lo
stesso processo anche negli altri sette.
Avviai la mia ricerca tra le discipline Olistiche, dove l’individuo viene
considerato in ogni suo aspetto (corpo-mente-anima) e nella sua
totalità; Dinamica Mentale, il Reiki e molto altro hanno aperto la strada
nel 2004, alla scelta del Sistema Life Alignment come strumento
principe della mia professionalità.
Gli ultimi anni di professione Infermieristica, svolti in un centro di Salute
Mentale, hanno posto la mia attenzione su come conosciamo e
interpretiamo la realtà con una mente che la manipola a nostra
completa insaputa.
Ogni nostra scelta in risposta all’imprevedibilità della vita, richiede
capacità d’adattamento e coerenza che sono dovute al contributo di
processi mentali consapevoli quanto inconsapevoli.
Nelle scelte dove predomina la parte inconsapevole, potremmo sentire
di aver perso il controllo e di essere incoerenti, non ne comprendiamo o
accettiamo le conseguenze, l’insicurezza che ne deriva potrebbe
rallentare se non bloccare la risposta adattiva e il cambiamento
necessario.
Dal mio punto di vista Conoscere se stessi significa scoprire il
linguaggio simbolico con cui questa parte nascosta, si esprime al di la
della mente, e avviare con lei una comunicazione proficua che permetta
di vivere in perfetta armonia con tutto ciò che ci circonda, trasformare
le resistenze al cambiamento in opportunità, realizzare le intenzioni in
piena coerenza con la propria natura e interiorità.